Il calendario è ormai costellato di una miriade di “Giornate Mondiali di”, ma di alcune non possiamo proprio dimenticarcene.
Il 1° dicembre ogni anno dal 1988 è la Giornata mondiale contro l’AIDS, data che vuole fissare nella memoria come l’AIDS dal 1982 sia stata un’epidemia distruttiva che ha ucciso oltre 25 milioni di individui dal 1981. La giornata di tale memoria è stata fissata nel Summit Mondiale dei Ministri dei Ministri della Sanità per puntare a sensibilizzare la popolazione sul tema.
Focus sul significato e l’azione: HIV è diverso da AIDS
Innanzitutto un conoscenza basilare e consapevole di ciò di cui si sta parlando, HIV, come ancora molti credono, non è sinonimo di AIDS:
- HIV: (Human immunodeficiency virus): virus che attacca e distrugge i linfociti CD4, un tipo di globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Il sistema immunitario viene a tal punto indebolito fino ad annullare la risposta contro altri virus, batteri, protozoi, funghi e tumori.
- AIDS: (Acquired immune deficiency sindrome) “identifica uno stadio clinico avanzato dell’infezione da Hiv. È una sindrome che può manifestarsi nelle persone con HIV anche dopo diversi anni dall’acquisizione dell’infezione, quando le cellule CD4 del sistema immunitario calano drasticamente e l’organismo perde la sua capacità di combattere anche le infezioni più banali (infezioni/malattie opportunistiche)”.
Grazie alla ricerca scientifica e all’uso della terapia antiretrovirale che prevede un minor impatto sull’organismo e minori effetti collaterali, i progressi per i soggetti affetti da Hiv sono accresciuti a tal punto che è per loro possibile avere una buona qualità di vita.
Per intensificare e velocizzare l’azione globale per distruggere l’HIV i vari programmi convengono sulla necessità di distribuire aiuti, fornire assistenza tecnica e informazioni alle organizzazioni umanitarie contro l’Aids, studiare e prevenire lo sviluppo delle epidemie, accrescere la cooperazione nazionale così da evitare una risposta disorganizzata e scompaginata ma in modo da creare una risposta collettiva e univoca all’epidemia e trovare fondi per combattere la malattia.
Anche se le evidenze scientifiche dimostrano che le prospettive di vita per chi oggi scopre di avere l’Hiv e entra subito in terapia sono simili a chi non ha l’Hiv, non bisogna dimenticarsi che la miglior arma per debellare il virus è una prevenzione cosciente.
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Il sesso sicuro non può prescindere dall’utilizzo di preservativi, affrontarlo in modo consapevole dei rischi abbassa la possibilità di contrarre il virus in quanto ci si premunisce in modo da schermarsi dalla trasmissione/ricezione sessuale.
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Se fino ad ora ti approcciavi al sesso a cuor leggero senza pensare ai rischi, può essere che tu abbia preso più coscienza del fattore sicurezza nei rapporti intimi e quindi che aspetti?
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