La cellulite, termine derivato da “cellula”, è propriamente una infiammazione delle cellule del tessuto connettivo posto sotto la cute ed intorno ai visceri. Si manifesta come un aumento eccessivo del tessuto adiposo che si trova sotto la cute (pannicolo), conferendole un aspetto caratteristico ondulato detto ” a buccia d’arancia”, tipico specialmente di cosce, fianchi e glutei femminili.
L’infiammazione si innesca principalmente per problemi di microcircolo venoso e linfatico che, non funzionando bene, determina il ristagno di liquidi.
Come risposta le cellule adipose si gonfiano fino a raggiungere un volume anche di dieci volte maggiore del normale; contemporaneamente le fibre di collagene, quelle che conferiscono elasticità alla pelle, si comprimono fino anche a potersi rompere.
Si formano così i gonfiori ed i noduli responsabili dell’aspetto a buccia d’arancia. A seconda della gravità del disturbo, si distinguono tre tipi di cellulite: compatta, flaccida ed edematosa.
La forma compatta è la meno seria e si verifica spesso in persone dalla muscolatura tonica per ritenzione idrica dovuta ad una eccessiva perdita di liquidi.
La forma flaccida e’ tipica di persone di mezza età con poco tono muscolare mentre la forma edematosa, con evidenti gonfiori, si manifesta associata alla compatta, specie sulle gambe, come risultato di gravi problemi circolatori.
La cellulite: perchè?
La popolazione femminile è la più colpita in quanto gli estrogeni, ormoni sessuali principalmente femminili, causano di per sè il ristagno di liquidi rallentandone la eliminazione oltre che il deposito di grasso nel tessuto adiposo.
Altre cause sono sicuramente rappresentate dallo stress ed il nervosismo, dalle cattive abitudini alimentari che possono incidere sin da piccoli, dall’ereditarietà, dalla vita pressochè sedentaria, dall’ assunzione di alcuni farmaci come la pillola anticoncezionale, dall’abbigliamento eccessivamente stretto.
La cellulite: come combatterla?
Sicuramente un primo approccio contro la cellulite è rappresentato da una sana alimentazione e da un corretto stile di vita.
Occorrerebbe ridurre drasticamente carboidrati raffinati, latticini, insaccati, dolci, alcool, mentre bisognerebbe privilegiare legumi, pesce, frutta e verdura, i cibi che “bruciano i grassi” come ananas, spezie e cereali ed i cibi che migliorano il microcircolo come i frutti di bosco, il radicchio e gli agrumi.
Sicuramente contro la cellulite è utile anche utilizzare rimedi fitoterapici a base di piante che hanno azione diuretica e/o che migliorano il microcircolo e proteggono i vasi sanguigni, aumentandone l’elasticità delle pareti, molto efficaci sono i prodotti come la crema anticellulite a emulsione o la crema anticellulite drenante che è un parafarmaco.
Sono utili ad esempio foglie e corteccia di amamelide, foglie di centella, il gambo d’ananas, le foglie di betulla, la pilosella, il tarassaco ed il carciofo, il tutto da assumere in forma di tisane, di compresse o capsule, singolarmente o in sinergia.
L’attività fisica costante, di almeno 30 min 3 volte a settimana, è un prezioso alleato contro la cellulite e contro i disturbi circolatori agli arti inferiori spesso ad essa connessi.
Sono consigliati ginnastica dolce, passeggiate, pedalate, nuoto ed acquagym, senza però sforzi eccessivi che farebbero aumentare l’acido lattico, il quale inciderebbe negativamente sul microcircolo.
Può inoltre risultare utilissimo stimolare il microcircolo attraverso docce con alternanza di getti di acqua calda e fredda sulle zone colpite, o fare bagni in acqua con sale marino integrale che esercita effetto drenante, specie se in associazione a oli essenziali di ginepro e rosmarino, almeno una volta ogni dieci giorni.
A integrare tutte queste cure, azioni, abitudini contro i ristagni edematosi, sicuramente è fondamentale l’utilizzo di un buon prodotto cosmetico anticellulite, da massaggiare routinariamente in modo circolare per qualche minuto nelle zone colpite.
In commercio ne esistono di qualificati, agiscono sempre migliorando il microcircolo, drenando i liquidi in eccesso e,alcuni, aumentando il metabolismo locale “per bruciare il tessuto adiposo”.