Ci piace andare alla radice delle parole, scoprirne l’etimologia:
- Profilattico deriva da προϕυλακτικός (profilaktikòs) che in greco significa “attinente alla profilassi, che mira a preservare dalle malattie”.
- Preservativo sta per qualcosa “che serve ed è adatto a preservare e a proteggere, soprattutto da mali fisici, per lo più contrapposto, in questo caso, a curativo – e sinonimo – di preventivo o profilattico.
I condom fanno parte dei metodi anticoncezionali barriera e sono una sottile guaina impermeabile di gomma naturale o sintetica (poliuterano) che si adatta perfettamente alla forma e alle dimensioni del pene e avvolge il pene nel coito impedendo la penetrazione degli spermatozoi nell’utero della donna, salvaguardando da eventuali gravidanze indesiderate e, al contempo, proteggendo sia l’uomo sia la donna da eventuale contagio di malattie veneree o altre infezioni virali (gonorrea, herpes genitale, tricomoniasi, candida, clamidia, condilomatosi, epatite B o C, AIDS, scabbia, sifilide). Alcune di queste si risolvono con poco, altre invece risultano provocare sterilità o addirittura essere mortali.
Questa riflessione sulla duplice azione che il preservativo esercita risulterà sicuramente scontato agli occhi delle ultime generazioni, ma in realtà ciò che è dato per acquisito ai giorni nostri è frutto di conquiste e sofferta propaganda, spesso anche osteggiata, di programmi di distribuzione del profilattico associati a programmi educativi e sensibilizzazione.
Qual è il momento giusto per usare il preservativo?
Posto e chiarito che solamente l’astinenza sessuale “preserva” al 100% da malattie sessualmente trasmissibili o da gravidanze non volute, volendo intrattenere rapporti intimi con il/la proprio/a partner, se utilizzato correttamente il preservativo nella teoria ha un successo del 99,9%.
Nella realtà questa resa ideale viene smentita in quanto i dati parlano di prevenzione riuscita per l’84-85%: questa discrepanza di efficacia tra teoria e pratica dipende da un non corretto utilizzo del profilattico. I fattori che possono determinare il fallimento del preservativo possono essere per lo più:
- non hai indossato la giusta taglia
- non lo hai indossato nel momento opportuno: la tendenza di alcuni uomini è indossare il profilattico solamente verso la fine del rapporto, nella errata credenza che gli spermatozoi passino per il canale vaginale esclusivamente con l’eiaculazione, quando invece l’emissione anticipata di piccole quantità di liquido spermatico può avvenire già durante i preliminari. Da non sottovalutare anche il caso in cui si sia consumato un rapporto pochi istanti prima e ci si approcci per un secondo: non è detto che le vie spermatiche si siano del tutto svuotate e dunque è possibile che qualche sperma residuale, sufficiente per favorire il concepimento, possa riversarsi in vagina.
Come indossare un profilattico?
Dunque il successo del profilattico molto dipende da suo uso ottimale (sceglierli con serbatoio, della taglia giusta e easy on). Prima di farne uso, è bene leggere attentamente il foglietto illustrativo presente nella confezione.
- Lavati le mani
- evita di lacerare il condom: spostalo delicatamente al lato opposto a quello di apertura della confezione quando è intatta e solo poi apri la confezione
- strappa l’incarto seguendo l’eventuale linea pre-forata e estrai il condom. Fa attenzione a non lesionare la guaina con unghie, piercing, collane, bracciali, anelli ecc… È sconsigliabile tagliare la confezione con le forbici
- controlla che sia perfettamente integro
- raggiunta l’erezione, indossa il preservativo facendolo aderire al pene:
appoggia la guaina sul glande scoperto, lasciando l’anello di gomma rivolto verso l’esterno - srotola il preservativo lungo tutta la lunghezza del pene, ponendo attenzione a stringere il serbatoio tra pollice e indice per far sì che non si si creino bolle d’aria durante il rapporto, possibili cause della lacerazione del condom.
- Accertati di aver infilato correttamente il preservativo e se ti dovessi accorgere d’averlo indossato al contrario, srotolalo e gettalo: meglio sostituirlo con uno nuovo per evitare eventuali presenze di liquido spermatico nelle pareti interne della guaina che poi entrerebbero in contatto con la vagina o comunque con il tuo partner, non proteggendolo da eventuali rischi e/o gravidanze.
Durante il rapporto
Se durante il rapporto ami giocare con i lubrificanti intimi, sia se utilizzati per necessità in caso di secchezza vaginale, sia se te ne servi semplicemente per aumentare il piacere, ricordati di non scegliere mai i lubrificanti oleosi (come la vasellina) in abbinamento ai profilattici, ma, per favorire la lubrificazione vaginale, fa uso solamente di lubrificanti intimi a base acquosa come gel o creme.
I Lubrificanti Durex sono tutti compatibili con l’uso dei profilattici.
La rimozione del profilattico: un momento delicato
È importante sfilare il pene prima che l’erezione sia del tutto terminata e per evitare che il preservativo si sfili proprio al termine del rapporto, trattienilo alla base del pene con le dita. Prima di gettare il profilattico nel secchio dell’immondizia, ricordati di verificarne l’integrità un’ultima volta.