La ritenzione idrica è una problematica di cui soffrono la maggior parte delle donne e degli uomini: si caratterizza per l’accumulo eccessivo di liquidi nei tessuti corporei, causando gonfiore e disagio, specialmente nelle estremità inferiori.
Questo disturbo può derivare da una varietà di cause, tra cui squilibri alimentari, stili di vita sedentari, alterazioni ormonali, e condizioni mediche sottostanti come insufficienza cardiaca, renale o epatica. Affrontare e prevenire la ritenzione idrica richiede un approccio multidisciplinare che comprende l’idratazione adeguata, l’alimentazione equilibrata, l’assunzione di integratori specifici, e un regime regolare di attività fisica.
1. Idratazione e alimentazione ricca di potassio
Come noto, bere una quantità adeguata di acqua è essenziale per prevenire la ritenzione idrica. Infatti, quando il corpo è disidratato, tende a trattenere i liquidi per conservare le riserve idriche, aggravando il problema dell’edema.
Sarebbe ideale mantenere un apporto costante di acqua durante la giornata, generalmente raccomandato tra 1,5 e 2 litri, a seconda delle esigenze individuali e delle condizioni climatiche. L’acqua non solo aiuta a mantenere l’equilibrio idrico, ma facilita anche l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina.
D’altra parte, il potassio è un minerale essenziale che gioca un ruolo cruciale nella regolazione dell’equilibrio dei liquidi e degli elettroliti nel corpo: è apprezzato perché aiuta a contrastare gli effetti del sodio, uno dei principali responsabili della ritenzione idrica.
Se un eccessivo consumo di sodio, comune nelle diete moderne ricche di alimenti trasformati, può causare un aumento della ritenzione di liquidi, il potassio, invece, favorisce l’eliminazione del sodio attraverso le urine, contribuendo a ridurre il gonfiore e migliorare la funzione renale.
Integrare nella dieta quotidiana alimenti ricchi di potassio può essere una strategia efficace per combattere la ritenzione idrica. Tra questi alimenti si includono:
- banane, una delle fonti più comuni di potassio, facile da consumare come spuntino o aggiunta a frullati;
- avocado, ricco non solo di potassio ma anche di grassi sani;
- spinaci e verdure a foglia verde, forniscono un buon apporto di potassio e altri nutrienti essenziali;
- patate e patate dolci, ottime fonti di potassio, specialmente se consumate con la buccia;
- fagioli e legumi, ricchi di potassio e fibre, ideali per una dieta bilanciata;
Infine, da non dimenticare anche le proteine, come il salmone e il tonno che, oltre al potassio, apportano acidi grassi omega-3 benefici per la salute cardiovascolare. Si ricorda che per assumere la giusta quantità di questo elemento è possibile non solo consumare frutta e verdura che lo contiene, ma anche integratori di potassio.
2. Assumere integratori diuretici
Gli integratori diuretici sono prodotti naturali o sintetici che favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso attraverso l’aumento della produzione di urina che aiuta a ridurre il gonfiore e a migliorare l’equilibrio dei fluidi corporei. Gli integratori diuretici possono essere composti da estratti vegetali, come tarassaco, ortica, e equiseto, o da sostanze chimiche specifiche formulate per aumentare la diuresi.
Per comprendere appieno il funzionamento di questi prodotti da banco è opportuno ricordare che agiscono sui reni, stimolandoli a espellere più sodio e acqua attraverso l’urina. Il meccanismo d’azione varia a seconda del tipo di diuretico: alcuni aumentano il flusso sanguigno ai reni, altri inibiscono l’assorbimento di sodio, aumentando così l’escrezione di acqua. Il risultato è una riduzione del volume di liquidi nei tessuti, che allevia il gonfiore e può contribuire a una sensazione generale di leggerezza e benessere.
L’assunzione di integratori diuretici può offrire diversi benefici: oltre a ridurre il gonfiore, possono aiutare a mantenere l’equilibrio elettrolitico e a migliorare la funzione renale. Tuttavia, è fondamentale utilizzarli con cautela e sotto controllo medico: un uso eccessivo o inappropriato può portare a disidratazione e a squilibri elettrolitici, come ipokaliemia (bassi livelli di potassio), che possono causare crampi muscolari, debolezza e, in casi gravi, aritmie cardiache.
3. Fare attività fisica regolarmente
L’attività fisica agisce attraverso diversi meccanismi che aiutano a contrastare la ritenzione idrica e in particolare interviene su:
- miglioramento della circolazione sanguigna, l’esercizio fisico stimola il flusso sanguigno, aiutando a prevenire l’accumulo di liquidi nelle estremità. Una circolazione efficiente facilita il ritorno venoso e linfatico, riducendo il ristagno di fluidi;
- attivazione del sistema linfatico, l’attività fisica favorisce il drenaggio linfatico, essenziale per la rimozione dei liquidi in eccesso e delle tossine dai tessuti. L’attivazione muscolare durante l’esercizio funziona come una “pompa” naturale, che spinge i fluidi attraverso il sistema linfatico;
- regolazione dell’equilibrio elettrolitico, l’esercizio aiuta a mantenere un equilibrio ottimale di sodio e potassio nel corpo. Attraverso la sudorazione, il corpo espelle sodio, riducendo così il rischio di ritenzione idrica causata da un eccesso di questo minerale;
- contenimento dello stress, prendersi del tempo per fare sport in modo regolare può ridurre i livelli di stress, che è spesso associato all’aumento di ormoni come il cortisolo. Livelli elevati di cortisolo possono contribuire alla ritenzione idrica.
A differenza di quanto si possa pensare non è necessario dedicarsi ad attività agonistiche per poter godere dei benefici in termini di contrastare o prevenire la ritenzione idrica. Diversi tipi di esercizio possono essere efficaci nel prevenire e ridurre la ritenzione idrica:
- attività aerobiche, camminare, correre, nuotare e andare in bicicletta migliorano la circolazione sanguigna e il drenaggio linfatico;
- esercizi di resistenza, sollevamento pesi e altri esercizi di forza aumentano la massa muscolare, che a sua volta migliora il metabolismo e la circolazione;
- esercizi di flessibilità e stretching, lo yoga e il pilates possono migliorare la circolazione e favorire il rilassamento muscolare, contribuendo a ridurre il gonfiore.
Per ottenere i massimi benefici dall’attività fisica nella prevenzione e riduzione della ritenzione idrica, è consigliabile seguire alcune linee guida pratiche:
- regolarità, esercitarsi almeno 150 minuti alla settimana, distribuendo l’attività fisica in sessioni di 30 minuti per cinque giorni alla settimana;
- varietà, combinare esercizi aerobici, di resistenza e di flessibilità per massimizzare i benefici;
- idratazione, mantenere un’adeguata idratazione prima, durante e dopo l’esercizio per favorire l’eliminazione delle tossine e prevenire la disidratazione.
Infine, adattare l’intensità e la durata dell’esercizio alle proprie condizioni fisiche e segnalare eventuali sintomi di disagio al proprio medico. Per amplificare ulteriormente gli effetti benefici di tutti i rimedi messi in atto per contrastare o prevenire la ritenzione idrica puoi applicare una crema anticellulite nelle zone che noti essere più soggette: prendi un piccola porzione di prodotto (circa una noce) e massaggia con movimenti circolari in senso orario e dal basso verso l’alto fino a completo assorbimento.